“Dedica è stato terminato il 13 maggio 2004, giorno dell’ottantesimo
compleanno di mio padre, ed è a lui profondamente
dedicato. Amo molto la fisarmonica: il suo essere metà
tastiera e metà strumento a fiato, quella disposizione delle
altezze che le dona estensioni impensabili per ogni altro strumento,
le sue gamme dinamiche e le sue possibilità articolative,
molte delle quali ancora inesplorate, la rendono strumento
dalle splendide prospettive. Ma è soprattutto il suo
suono ad avermi affascinato, in questo mio breve brano, il suono della memoria e della
nostalgia, particolarmente adatto al titolo. Non descriverò il mio brano, come altre
volte ho fatto. Dirò solo che, attraverso brandelli di melodie riverberate e imitate, e
accordi collegati a corale, ho cercato di dar vita a un piccolo pezzo che viene da lontano”
(A. Solbiati).