Negli anni trascorsi accanto agli alunni, di varie età, livelli e capacità, mi sono reso conto dell’importanza di affiancare ai tradizionali lavori di tecnica pura delle musiche che in modo più gradevole contestualizzassero le difficoltà oggetto di esercizio. Se una scala ripetuta cento volte può essere un buon esercizio meccanico, anche se sovente sterile e fine a sé stesso, la stessa inserita in un pezzo diventa più piacevole e permette di verificare se il tempo trascorso in compagnia del metronomo è stato fruttuoso; così per ogni altro aspetto della tecnica, dalle scale agli arpeggi, ai legati: cercare la musicalità del momento tecnico deve essere il passo successivo a quello all’apprendimento meccanico, importante quanto e più della prima fase.

Pensando a ciò sono nate queste composizioni, un compendio ad un qualsiasi testo di esercizi, un modo di rendere più piacevole e perché no, magari più moderno lo studio classico tradizionale. E vorrei, vista la musica contenuta, che questo volume fosse suonato soprattutto da chi ha sempre visto la chitarra classica come una “cugina lontana” per storia e repertorio, mi piacerebbe cioè avvicinare alle mie corde in nylon tanti amanti della chitarra acustica per contribuire a creare un nuovo e comune repertorio che parli non più di generi ma solo di Musica.