Per flauto basso, soprano e supporto digitale ad libitum.
Nella duplice veste per flauto basso solo (versione 1996) e
per flauto basso con soprano e supporto audio-digitale (versione
1999) - costituisce la prima parte delle Musiche
dell’Aurora, scritte per la sonorizzazione dell’VIII Biennale
Internazionale di Fotografia (L’Occidente imperfetto,
Torino, Palazzo Bricherasio, settembre-ottobre 1999).
Dunque musica d’ambiente o, meglio, musica applicata a un
ambiente, volta cioè a funzionare per (e in) uno specifico
contesto. Particolarmente nella veste con soprano e supporto digitale, il lavoro ha
coinvolto in un’appasionante ricerca, nella quale egli stesso ha registrato e filtrato
elettronicamente materiali sonori derivati dalle più diverse quotidianità. E infatti sono
stati carpiti clandestinamente i suoni di alcuni mercati popolari di tradizione, dal
Chorus Bazar di Tashkent in Uzbekistan al mercato di porta Palazzo a Torino dai quali
un DAT furtivo ha estratto le fraganze sonore. Sono anche stati registrati suoni aeroportuali,
nella fattispecie all’aeroporto di Frankfurt in Germania, o ancora suoni di
banale tran tran cittadino (R. Piacentini).